Antica cappella del 1200

Questa Chiesa, documentata sulle falde della collina rivolese in forma di Cappella già nel 1217, accoglie nel 1291 lo spostamento qui della Pieve medievale di San Martino, precedentemente localizzata nella campagna all’esterno delle mura cittadine e che assumeva un ruolo di rilievo per l’estensione del territorio parrocchiale e per numero di parrocchiani. L’antico edificio religioso, costruito in epoca romanica in regione denominata San Martino ai Campi, venne trasferito all’interno delle mura cittadine nel corso del secolo XIII (1291). La costruzione che, trasformata in basilica gotica all’inizio del ’300, ospitò la nuova parrocchia giaceva già in cattivo stato manutentivo tanto da indurre il nuovo parroco a dire:”…parea più una spelonca che la casa del Signore…”. Solo nel 1786 venne incaricato l’architetto Contini di realizzare una nuova chiesa che venne resa agibile il giorno di San Martino del 1787 e consacrata il 15 giugno 1788. Si tratta della più antica e grande istituzione religiosa di Rivoli, da cui in passato dipendeva anche il Castello. Nel corso dei secoli subirà diverse trasformazioni, fino a giungere al suo aspetto attuale. In particolare è nel ’700 che l’interno viene arricchito da pregevoli opere d’arte, tra cui spicca l’altare maggiore disegnato da Filippo Juvarra proveniente dalla Certosa di Collegno, riccamente decorato da marmi e intagli lignei.